La storia dei questo vino è simile ad un romanzo di avventura con ambientazione storica. Il Malbec viene considerato un vitigno giramondo molto versatile, capace di adattarsi a terreni e altitudini molto diverse tra loro, ma che ha scelto dopo tanto vagare l’Argentina come terra d’adozione. La sua vicenda inizia molto tempo fa nel secondo secolo dopo Cristo in Francia, nella regione del Quercy, probabilmente introdotto per mano dei romani.
Già a quell’epoca riscosse un discreto successo con il nome Cahors, ma la sua fama arrivo nel XII secolo, grazie alla regina Eleonora d’Aquitania, che con le sue seconde nozze con Enrico II d’Inghilterra, in questo periodo il vino di Cahors era il più ricercato da entrambe le sponde della Manica.
Il commercio si interruppe con la guerra dei 100 anni, il vitigno si espanse nella zona bordolese, per merito di un vivaista olandese Malbeck da cui prende il nome, entrando a far parte dei cinque vitigni del famoso taglio bordolese. Sondò anche nuovi terreni come l’Olanda, la Germania e perfino la Russia, ma solo dopo un lungo viaggio oltre oceano approdo in Sud America.
L’Argentina e la fortuna del Malbec
Il merito di questo espatrio fu dell’agronomo francese Miguel Poeget, che per sfuggire alla dittatura di Napoleone III, affrontò questo lungo viaggio portando con se una manciata di piante. In Cile conobbe il futuro presidente dell’Argentina, insieme fondarono la Quinta Agronómica de Mendoza, la prima scuola agronomica argentina. Da quel momento la strada per il Malbec non fu tutta in discesa, dopo l’iniziale espansione, subbi una battuta d’arresto a causa della crisi degli anni ’60.
Proprio in questo momento di crisi, furono pochi i produttori che investirono le loro forze per non far scomparire l’identità di questo vitigno e rilanciarlo nel mercato internazionale. Le fatiche furono ripagate, due nomi Raúl de la Mota, il padre del Malbec argentino e Nicolás Catena Zapata. La scelta fu quella di impiantare la varietà sulle alture della Cordigliera delle Ande, dove il Malbec ormai viene considerato un vitigno autoctono.
Le caratteristiche del Malbec
Le sue caratteristiche sono mutevoli, dipendono da dove viene coltivato, quindi se parliamo del Malbec francese mostrerà dei tannini più carichi, un corpo più denso e strutturato. Quando viene prodotto ad altitudini maggiori sviluppa delle caratteristiche, come il colore rosso magenta, secco, corposo, alcolico, con poca acidità. Le caratteristiche olfattive sono di frutta rossa o nera matura, profumi speziati, un vino che possiede intensità, carattere, morbidezza e corpo, dalla grande persistenza.