Quando parlo della provincia di Ragusa, mi vengono in mente una serie di prelibatezze che solo questo perfetto paradiso del gusto vi può regalare. Ha una ricca tradizione, i suoi prodotti sono il risultato di una evoluzione delle tecniche artigianali, che non hanno mai perso il loro legame con il passato.
La variegata tavolozza di sapori di questo territorio, va assaporata dalla A alla Z, percorrendo ogni tappa, dai formaggi ai salumi tipici, dai prodotti della terra, come la cipolla di Giarratana e l’olio Evo DOP monti Iblei, il cioccolato artigianale di Modica e molto altro.
Questo è il giusto contorno che ti aspetta, quando ti trovi nella terra natia del Cerasuolo di Vittoria DOCG.
Due vitigni e il loro sodalizio
Due uve molto diverse tra loro, ma insieme riescono a stupire e coinvolgere ogni senso.
Una varietà antica il Nero d’Avola, nella regione conosciuto come Calabrese, non lasciatevi ingannare è un vitigno autoctono siciliano, tra i più strutturati dell’isola, la sua storia inizia nel 1500.
Fino al secolo scorso veniva esportato e utilizzato per dare vigore e colore a vini italiani e francesi, fin quando una contro tendenza nella produzione e valorizzazione degli autoctoni gli ha dato lo spazio che merita.
La sua particolarità è il colore intenso e impenetrabile, accompagnato da note balsamiche e frutta matura, ciliegia, prugna, ovviamente le sue qualità variano a seconda del terroir di coltivazione. Se ricercate profondità, intensità ed equilibrio allora è il vino giusto per voi.
Il Frappato è la spalla perfetta, il suo rosso rubino trasparente e la sua eleganza di profumi di frutta fresca e fiori, da il giusto equilibrio a questo blend.
Il Cerasuolo nasce con la città di Vittoria, anno di fondazione 1607, quando la Contessa Vittoria Colonna donò un ettaro di terra ai 75 coloni fondatori della città, a patto che impiantassero un ulteriore ettaro di vigneto. È da allora che i vignaioli si prendono cura di portare avanti una tradizione secolare. Le condizioni storiche, culturali e climatiche sono uniche. Le brezze del mare portano iodio che si fissa sulle uve, il resto si deve a due grandi vitigni come il Frappato e il Nero d’Avola e ovviamente alla cura e alla passione dei vignaioli locali nella produzione e nella valorizzazione di un vino nato e cresciuto qui.
Il castello di Donnafugata
Se siete amanti dei castelli, perché non approfittare delle bellezze storiche della provincia ragusana. Il castello di Donnafugata è un monumentale edificio dalla facciata in stile neogotico, la sua mole si staglia sul territorio, come un candido gioiello in pietra.
La maggior parte della costruzione si deve, al barone Corrado Arezzo, conta oltre 120 stanze di cui una ventina sono oggi fruibili ai visitatori, ogni stanza era arredata con gusto diverso ed aveva una funzione diversa. Tra le varie “distrazioni” che dovevano allietare e divertire gli ospiti, troviamo la stanza della musica e il salone degli specchi, ma l’attrazione più curiosa si trova nel parco, un labirinto realizzato con muri a secco, in pietra bianca ragusana e sorvegliato all’ingresso da un soldato di pietra, per allietare le giornate, altrimenti noiose, al castello.
Vuoi provare ad avventurarti nel labirinto e poi ristorarti con un buon calice di vino?
Enjoy