Caro amico, 

l’autunno è arrivato, i vigneti si riempiono di uomini e donne che dopo un anno di attesa condividono il momento unico della vendemmia. I grappoli vengono tagliati a mano, come una volta, e riposti con cura in piccole cassette per preservare l’integrità degli acini e delle bucce. Tra i filari si fatica e si sorride perché il mestiere del vignaiolo è impegnativo ma gratificante. In cantina si attendono le cassette colme di uva per iniziare la selezione degli acini migliori destinati alla vinificazione.

Grappolo dopo grappolo, tutte le uve vengono visionate dagli esperti enologi che ne seguono scrupolosamente la vinificazione e l’affinamento, prima di donar loro una lunga, emozionante vita in bottiglia

È un vero e proprio rituale, che da sempre è dotato di grande fascino, di valore storico e antropologico: in passato, coinvolgeva tutta la famiglia legata alla produzione; oggi il processo è cambiato grazie al progresso tecnologico, ma è sempre talmente intriso di tradizione da risultare un momento unico e speciale.

Il periodo della vendemmia

La vendemmia è il momento dell’anno in cui l’uva viene raccolta per esser vinificata ed è anche il momento più atteso e temuto da ogni produttore perché dopo mesi di duro lavoro in vigneto, un minimo errore o un evento atmosferico imprevisto potrebbe rovinare tutto…

Avrai notato che la vendemmia varia da uva a uva e da regione a regione e si estende circa da agosto a novembre (qui nel nostro emisfero) e da febbraio ad aprile dall’altra parte del mondo. 

Perché dura così tanto? Chi decide la data e quali fattori vengono presi in considerazione?

Il momento “perfetto” è in primo luogo il momento in cui le uve sono “mature”, che significa che gli acidi e gli zuccheri degli acini sono in un rapporto ideale per il vino che si deve produrre, e che gli altri elementi, come, ad esempio, i tannini e le componenti aromatiche sono al giusto punto di evoluzione. Ad esempio, per uno spumante si cerca di vendemmiare un po’ in anticipo per mantenere una buona acidità che serve per la sua bevibilità e conservazione, mentre va da sé che per ottenere un vino dolce da vendemmia tardiva  si cerchi di posticipare il momento della raccolta per avere uve il più zuccherine possibile.

Da nord a sud la vendemmia ha i suoi tempi e le sue tecniche, molto dipende dal fattore meteo, con i vignaioli che per settimane scrutano il cielo come antichi sciamani, ma anche dalle vigne in sé, dai tempi di maturazione delle uve e dagli obiettivi da ottenere.

Il che rende ancor più arduo parlare di una sola vendemmia per le oltre 500 varietà di uva coltivate nel nostro Paese.

La vendemmia in Sicilia

La regione più a sud d’Italia vanta una delle vendemmie più lunghe, infatti grazie alla varietà del territorio, i vigneti si distribuiscono lungo le coste e nei suoi piccoli arcipelaghi, nelle zone collinari, fino ad arrivare alle vette del vulcano Etna. Una così grande varietà di paesaggio corrisponde a un’incredibile diversità di tempi di raccolta oltre che di sapori, colori e ovviamente vini. 

Quando si parla di vendemmia in Sicilia, l’arco di tempo varia da fine luglio con la raccolta dei bianchi, come Grillo e Chardonnay, per la vinificazione degli Spumanti, per arrivare a fine ottobre sulle alte quote dell’Etna DOC. 

Curioso di assistere o partecipare a questo splendido periodo di raccolta? Oltre 100 giorni per godere degli straordinari paesaggi da ammirare, le diverse tradizioni da vivere. 

Enjoy

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