San Martino è appena passato, ma siamo ancora in tempo per parlare di vino novello. In molti lo confondono con il vino nuovo, che si potrà bere e commercializzare solo a marzo dell’anno successivo alla vendemmia, mentre il “novello” è il risultato di un diverso tipo di vinificazione, chiamato macerazione carbonica, commerciabile già il 30 di ottobre.

Il Beaujolais nouveau

Questa pratica è tutta francese, appartiene più precisamente alla AOC Beaujolais nei pressi di Lion, produttore del Beaujolais Nouveau il vino novello più bevuto al mondo, dalle uve Gamay .

Cos’è la macerazione carbonica?

Questo tipo di vinificazione prevede la pigiatura per gravità, cioè l’uva senza diraspatura viene inserita in una vasca a tenuta stagna, precedentemente saturata di anidrite carbonica, la temperatura è di 30 °C, non avendo pigiato precedentemente i chicchi, la fermentazione avviene direttamente dentro l’acino, quindi una fermentazione alcolica infracellulare.

La pigiatura graduale, sotto lo stesso peso dell’uva, permette l’estrazione del mosto che avrà una fragranza di fragola e lampone.

La macerazione dura dai 7 ai 20 giorni.

Le principali caratteristiche del vino Novello

Il novello, ha come caratteristiche principali, la morbidezzatannico e acido inferiori ad un rosso giovane, con forti profumi fruttatifloreali e vinosi. Ottimo da abbinare con tutti quei prodotti tipici della stagione, dalle castagne ai funghi, gustatelo in un’uggiosa giornata autunnale, con la pioggia che picchietta alla finestra e il camino che scoppietta, inebriandovi del profumo di legno, vi sembrerà di assaporare un calice di mosto appena estratto.

Curiosità

La  macerazione carbonica, nasce per caso negli anni ’30, in seguito al tentativo di conservare l’uva, in contenitori saturi di anidrite carbonica, casualmente ottennero un mosto inaspettato la cui fermentazione fece nascere il “Nouveau”.

Enjoy

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